"wag" <***@wanna.grow.up> ha scritto nel messaggio
news:xpGzc.112283$***@twister1.libero.it...
> "nobodyknows"
>
> non mi sembra così difficile, visto l'andazzo anche i pochi postatori
> rimasti interessati a parlare di musica hanno lasciato perdere e si sono
> dedicati al flammaggio..
>
guarda, un ng che mantenesse un tono non dico serioso, ma serio, avrebbe
giocoforza una 'frequenza' di msg molto minore di quella media di un
qualunque ng attuale.
Io non so bene la loro storia, ma analizzando il termine che li designa, che
potrebbe significare alla lettera 'gruppo di notizie', forse i newsgroups
sono nati appunto per divulgare novità e informazioni inerenti un certo
argomento.
Immagino che poi si siano trasformati in 'gruppi di discussione',
discussioni che oggi (credo su quasi tutti i ng di usenet, non solo su
questo) assumono in modo del tutto libero e imprevedibile ora i toni e i
contenuti tipici dalla chiacchiera da cortile, ora del pettegolezzo, ora
della discussione appassionata, ora dello scambio di insulti, ora della
disquisizione colta, etc.
Fermo restando che una percentuale non trascurabile dei messaggi resta
comunque dedicata alla divulgazione di notizie e informazioni.
Tale piega da un lato rende i ng più varii e (in qualche modo) 'vivi',
dall'altra porta fatalmente a uno scadimento del livello medio del
dibattito.
E' un dato di fatto, può piacere o meno, ma è così. E non si può pensare di
censurare i msg.
Se si limita la libertà di intervento, il g di fatto cessa di esistere in
quanto tale.
Se si vuole mantenere un certo tono, bisogna semplicemente ignoorare i msg
che fanno scadere il livello.
Oppure intervenire con una certa decisione, quando un gruppo che più o meno
dialoga da tempo è concorde nel fare ciò verso certi msg.
Ma essendoci libertà di intervento anche l'ultimo arrivato può avere
l'attenzione e il 'rispetto' di tutti in funzione di ciò che dice e di come
lo dice.
Il 'flammaggio' di cui tu parli (attenzione nel coniare i neologismi: flame
si pronuncia 'flem' e se si vuole italianizzare si deve dire
'flemaggio', altrimenti non si capisce di che si parla (i neo-logismi si
usano anche nel linguaggio parlato)), quindi diciamo il flemaggio di questi
ultimi giorni non è affatto una scelta, come sostieni, dei vecchi
frequentatori del ng, ma di alcuni 'nuovi', verso i quali effettivamente
sarebbe stato meglio osservare un rigoroso silenzio.
Ma nell'attuale e in qualche modo fisiologica penuria di post 'seri', ciò
avrebbe significato lasciare il ng in mani poco degne ...
quindi se di scelta si è trattato si è tarttato di scelta obbligata.
I problemi semmai sono la penuria di cui sopra, ma tutto sommato non è che
si può staer a fare continuamente filosofia e /o storia della musica
contemporanea e/o a comunicare notizie su eventi che scarseggiano (questo è
un problema più ampio, non del ng)
in primo luogo;
l'insipienza di molti neo-postatori in secondo luogo, ma anche questo non è
un problema del ng, quanto piuttosto il sintomo di problemi ben più grossi.